uooooo. E' la primissima fan fiction che scrivo. Mi sentivo ispirata e allora ho deciso di buttar giù qualcosa.
Siate clementi, accetto consigli e critiche.
Primo capitolo.
“Driiiin, Driiiiiiin!”
-E che cazzo èèèèè?! Oh che palle.-
“Samantha svegliati, devi andare a lavoro! Muoviti!”
Già, Samantha, 17 anni, e tra 10 minuti dovrebbe essere già dietro al bancone a servire toast o altre schifezze varie.
“Si, ok ok mi sto alzando!” Spostò le coperte che ricadevano soffici sul minuto corpo della ragazza.
Era mora, occhi verdi, un metro e sessantacinque, e molto piccolina.
Samantha Nicole Sullivan abitava a Bristol da 17 anni e ne aveva le palle piene.
La solità città caotica, che per trovare del fumo potevi metterci una vita. Abitava in centro, con sua madre, visto che suo padre se l’era data a gambe con una donna molto più giovane di lui, lasciando nella merda la moglie e la figlia tredicenne. Che bastardo. Fanculo. Dopo essersi stiracchiata per bene si posizionò di fronte all’armadio, indecisa su cosa mettersi. Optò per una cannottiera grigia, degli skinny neri e le solite Etnies –un tempo bianche. Prese la tracolla marrone con delle fantasie e scese di corsa. “Lauren io vado, ciao! Ah, non torno a pranzo, sono con gli altri!” Lasciò che la porta sbattesse alle sue spalle. Si incamminò e prese la prima traversa a sinistra. Eccolo lì, il “Crisps”, il fast food dove lavorava da più o meno un mesetto. Gran bel posto: puzza costante di fritto, caos insopportabile all’ora di pranzo, grembiuli color porpora orrendi. Si decisamente gran bel posto. Fanculo, un altro giorno di lavoro cominciava e sarebbe uscita da quell’inferno alle tre. “Giorno Vicky, -maledetta testa di cazzo- come va oggi?” Nemmeno le rispose quella vecchia rachitica da capelli color polenta. Arrivarono le due e mezza in fretta e alle tre precise gettò quel fottutissimo grembiule color fegato nel cestello delle pulizie. Uscì di fretta e si diresse verso il centro, dove la stavano aspettando gli altri.
Arrivò con in bocca quel che restava di una sigaretta. Winston Blue. La gettò e la calpestò con le sue Etnies rovinate.
“Heei, guardate chi c’è! La lavoratrice che puzza di fritto!” Chris. Il mio migliore amico. Un coglione come pochi. Mi abbracciò appena arrivata tra gli altri. “Cazzo Sam, puzzi sul serio di fritto” esclamò. “Chris tu puzzi sul serio di merda, invece!” gli dissi. Scoppiammo tutti in una risata.
C’erano tutti: Chris, Sid, Tony, Anwar, Maxxie, James –il ragazzo di Maxxie- , Michelle, Jal, Cassie, Effy, Freddie, Cook, JJ, Thomas, Emily, Naomi, Katie e Panda.
I miei fottutissimi amici.