Into The Wild

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.fé*
icon12  view post Posted on 6/6/2009, 11:55




CITAZIONE
11/02/08
Into the wild - recensione
Into the wild è uno di quei film che si prestano molto facilmente a due chiavi di lettura.

Nellla prima chiave di lettura, il film si potrebbe riassumere in questo modo: un giovane arrogante e socialmente disadattato - senza amici, senza ragazza, immerso solo nei suoi libri e borioso abbastanza da citare autori sconosciuti ogni tre minuti - decide di scappare dalla sua famiglia subito dopo la laurea. Da' 20 000 dollari in beneficienza, ne brucia - letteralmente - altri 500, e parte. Direzione Alaska. Perché? perché vuole sentirsi libero dalle cose materiali e vivere nella natura selvaggia, e DELLA natura selvaggia. Nel perseguire il suo obiettivo, incontrerà molte figure positive (fricchettoni, vecchi militari, contadini), facendo molto male ad alcune di loro, solo per perseguire il suo falso sogno di libertà. La fine si potrebbe riassumere in un detto pisano molto in voga: l'hai voluta la bicigretta? O pedala ora! E non dico altro.

Una seconda chiave di lettura, più clemente nei confronti del protagonista, potrebbe mettere l'accento sul fatto che il giovine in questione parta per cercare una rinascita interiore che crede sia possibile solo con il contatto diretto della natura. Vuole una riscoperta di Dio che non sia solo attraverso i rapporti interpersonali (che lui reputa comunque incapaci di generare felicità, a causa della famiglia di merda che si è ritrovato), ma attraverso un panteismo di fondo, per cui Dio è in tutte le cose. Raggiungerà il suo obiettivo, quello di vivere in simbiosi con la natura, ma si accorgerà lui stesso alla fine che la natura è matrigna, non madre, e che la felicità non è tale se non è condivisa.

Lasciando da parte questi due pipponi che mi sono fatto, mi è piaciuto il film o no? Si, mi è piaciuto. E' girato benissimo, ci sono scene mozzafiato, la storia - che è una storia vera - è molto bella. Con elementi molto americani che temo vadano perduti alla maggior parte degli occhi europei (la mitologia del West, che vede l'Alaska come la vera ultima frontiera, la semplicità e la purezza del contadino conscio che la felicità sta nel non farsi seghe mentali indicibili...).

Non si arriva pero' mai ad empatizzare completamente con il protagonista. E questo mi ha sorpreso. Pensavo che mi sarei identificato completamente (anch'io un paio di volte sono stato li' li' per mandare affanculo tutti e partire, ma non ho avuto le palle (l'incoscenza?) per farlo). E invece no. Perché il personaggio è troppo integro. E' un santo moderno invasato, che calpesta tutto pur di arrivare in Alaska. Memorabili in questo senso sono il volto della ragazzina in California, emblema di ogni pianto adolescenziale alla fine di un amore estivo, quando sai, ne sei convinto, che non potrai sopravvivere, che tutto è perduto. Bravissima. E ancora il pianto dell'anziano soldato che lo aiuta ad arrivare in Alaska. Quando anche lui sa che tutto è perduto, che non c'è più tempo, che anche l'ultima occasione è ormai passata.

Ecco, forse il film sta tutto in questi due pianti: nel rifiuto del protagonista di accettare l'amore degli altri, trovato senza cercarlo, nella convinzione che la felicità sia altrove. Si sbaglia. E lo scoprirà. Ma come in tutte le storie vere - e non dimentichiamoci che questa lo è - se ne accorgerà troppo tardi.

Bello davvero. (Per le recensioni di altri film clicca qui)

PS: la musica, del cantante dei Pearl Jeam, Eddie Vedder, è spettacolare. Vi lascio il video della colonna sonora, dal quale potrete anche capire molto bene l'atmosfera del film

ho scelto questa recensione perche mi ci vedo molto! ho iniziato a vederlo Into the wild ed è meraviglioso........lunedi lo finiamo a vedere in classe! :wub: :woot: :) :D :P ;) ^_^
 
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•_IriS_•
view post Posted on 6/6/2009, 14:14




diamine, direi proprio che devo vederlo! anche perché ci sarà un motivo alla vostra adorazione xD
 
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parker92
view post Posted on 6/6/2009, 19:52




credimi c'è!!! c'è la bellezza del viaggiare dell'indipendenza della cultura della libertà dei nuovi incontri della natura e del raccontare e vivere qualcosa di speciale.
 
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.fé*
view post Posted on 8/6/2009, 14:25




ok ragazze...scrivo la mia recensione fresca fresca dalle lacrime che ho versato per il film....
è sensazionalmente stupendo....emozionante...e intrigante...ma anche molto triste...c'è per lo meno la fine.....per il resto..parla del viaggio che ho sempre sognato dopo la maturità...... :rolleyes: girare per il mondo senza una meta...e tornare poi a vivere la mia vita...l'ho sempre fatto...e lo farò...almeno un'estate..... :B):
è veramente il film piu bello che io abbia mai visto
 
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Wanda&Ian
view post Posted on 8/6/2009, 17:59




Manca il commento della Marty qui...io, l'ho visto a pasqua e l'ho amato...in un film è rinchiuso tutto ciò che ho sempre desiderato (da un ragazzo come Emile XP, al mioa more per l'Alaska, al mio desiderio di viaggiare e vivere l'avventura) ma mamma perchè m0hai fatto donna in un'epoca di depravati?! Uff!
Cmq il film è qualcosa di poetico, reale, drammatico ed affascinante, Sean Penn dimostra sempre la sua grandiosità ed Emile è impeccabile!
ogni commento sarebbe superfluo...in qualsiasi caso U_U
 
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.fé*
view post Posted on 8/6/2009, 18:02




CITAZIONE (Wanda&Ian @ 8/6/2009, 18:59)
Manca il commento della Marty qui...io, l'ho visto a pasqua e l'ho amato...in un film è rinchiuso tutto ciò che ho sempre desiderato (da un ragazzo come Emile XP, al mioa more per l'Alaska, al mio desiderio di viaggiare e vivere l'avventura) ma mamma perchè m0hai fatto donna in un'epoca di depravati?! Uff!
Cmq il film è qualcosa di poetico, reale, drammatico ed affascinante, Sean Penn dimostra sempre la sua grandiosità ed Emile è impeccabile!
ogni commento sarebbe superfluo...in qualsiasi caso U_U

quoto in pieno!
 
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parker92
view post Posted on 8/6/2009, 19:12




quoto anche io..e sono strafelice che ti sia piaciuto capo,anche se non avevo dubbi conoscendoti xd

Citazione: "Chiama le cose con il loro vero nome...
Quindi chiamo Into the wild "il film più bello che io abbia mai visto"
 
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Martidy*
view post Posted on 9/6/2009, 21:22




Ragazzuole che dire? Lo sapete già cosa penso di into the wild. Non me la sento nemmeno di parlare di Emile o di Sean Penn o di Eddie Vedder, perchè sò che ciò che esiste davvero è Chris, è lui l'elemento portante, è lui il cubo di Rubik che sto facendo girare tra le dita per trovare la combinazione ed entrare nella sua testa. E così, anche se tutto ciò che gli gira intorno è semplicemente fantastico (perchè musica, attori e sceneggiatura sono davvero da estasi) non riesco a non pensare che Chris e tutto ciò che ha comportato in me, in un certo senso esistano già da soli e da soli si portino avanti e da soli travolgano e da soli infiammino. Vorrei solo avere una piccola particella della sua sconsideratezza e del suo coraggio. Se di coraggio si può parlare, perchè a volte penso che non ci sia coraggio nel lasciare un paese quando non c'è nessun affetto a trattenerci lì.
Quando parlo di Chris non sò se parlo di un uomo che ha preso in mano le redini della sua esistenza o di un uomo che ha preso la propria vita e l'ha accartocciata in un cantuccio, in modo tale da aver responsabilità solo verso se stesso. E' molto difficile dover dimostrare di non aver bisogno di nessuno per vivere una vita degna, ma ancor più difficile è avere il coraggio di ammettere che si è deboli e di chiedere aiuto agli altri. E credo che di questo chris si sia accorto. Alla fine.
Mi incrasto nei suoi ragionamenti e più vado a fondo più non faccio altro che domandarmi, sempre più domande e pochissime risposte. Perchè ho l'impressione che prima ancora di parlare di libertà o di anticonformismo, dovremmo parlare d'amore e del cercare di colmare una solitudine così grande e devastante da non lasciare alternative. Le domande che si è fatto Chris se le faranno anche molti di noi, quindi lascio la questione aperta a chi sia riuscito a sbrogliare un altro pezzettino di questa matassa...
 
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Wanda&Ian
view post Posted on 10/6/2009, 11:23




Marty sei fantastica, e non lo dico tanto per dire ma perchè ora ho la pelle d'oca che mi attraversa tutto il corpo.
cmq secondo me la questione di fondo, della nostra società, antica e moderna è l'insoddisfazione...chi può realmente dire di essere felice e di non voler cambiare? Di non voler dare una sferzata alla sua vita? Io personalmente (che mi reputo fortunata) a momenti la cancellerei e ridisegnerei da capo...
Quindi la grandiosità di Chris, coraggio o meno, è stato nel realizzare il proprio sogno...voleva raggiungere la desiderata Alaska, vivere un tutto uno con la natura, e nel bene o nel male, c'è riuscito...Quanti di noi possono realmente di dire che lo farebbero? Un viaggio si...ma senza ritorno non credo!
 
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Martidy*
view post Posted on 11/6/2009, 13:40




Concordo Juls! Hai ragione quando parli di insoddisfazione, nessuno di noi può escludersi dal discorso...è impossibile essere completamente soddisfatti e non sono paroloni...il fatto è che siamo umani e sbagliamo in continuazione e ci pentiamo di ciò che facciamo e i nostri sbagli ce li portiamo dietro tutta la vita ed è un bene che sia così. Se esiste anche una sola persona che sente di non aver mai sbagliato, posso anche dire che quella persona non ha mai preso in considerazione la propria vita con serietà. Quando ero piccola vidi un cartone in cui in una puntata il protagonista dopo non essere riuscito ad impedire la morte del suo migliore amico disse "Non esiste una sola persona che non abbia una ferita nel cuore. Se esiste non è altro che un superficiale." A suo tempo mi rimase impressa ( ora mi spiego perchè il cartone lo passavano solo su La7 =PPP) ed ora esprime benissimo ciò che hai detto tu juls.
Ciò che mi domando io è "Donarsi completamente all'amore e alla bellezza della natura e fuggire ogni contatto umano è più somigliante all'eroismo o alla vigliaccheria?" Non che la cosa cambi il fatto che io amerò e ammirerò sempre la vicenda di Chris e Chris stesso, ma questo punto è fondamentale, mi preme. Mi preme proprio per riuscire a chiarire ciò che hai detto tu Juls:
"Chris, alla fine di tutto, era soddisfatto della sua vita?"
 
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.fé*
view post Posted on 11/6/2009, 18:26




oddio ragazze...posso sembrare una frichina frecata rispetto a voi...ma è normale che io pianga?...si probabilmente si...perche le cose che avete scritto sono assolutamente veritiere....
però purtroppo dal mio piccolo mondo di libertà...e di vita insoddisfatta...se cosi si può definire...secondo me Chris voleva staccarsi da tutto e da tutti...ma non perche era insoddisfatto..ma semplicemnte per il fatto che si sentiva tipo pesce fuor d'acqua...non si sentiva adatto
 
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parker92
view post Posted on 11/6/2009, 20:06




adatto ad un mondo che gira al contrario di come dovrebbe...con persone piene di orgoglio,pregiudizio,parsimonia,dolore,insoddisfazione ma vuoto di bellezze
 
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Wanda&Ian
view post Posted on 12/6/2009, 11:56




Marty scusa se rispondo solo ora.
Secondo me invece quella di Chris è stata una prova di vigliaccheria, perchè la natura, per quanto matrigna, può bastonarti ma non lacerarti il cuore. L'uomo invece si, con le sue parole i suoi gesti, credo non ci sia dolore più potente di quello che un uomo può arrecare ad un altro uomo.
La natura vive secondo leggi ben precise, basti pensare al ciclo della vita: un animale uccide per saziarsi, non per diletto. Dell'uomo non possiamo dire altrettanto invece, la sua è solo smania e piacere perverso.
Quindi io credo che Chris avesse paura di tutto questo (basti pensare a quanto lo hanno ferito i genitori fino a lì)e fuggire è da sempre più facile che affrontare i problemi.
La mia non vuole essere una critica, perchè se io ne avessi le palle, lo imiterei anche subito...però non credo si possa mettere su un piedistallo...Non affezionarsi alle persone, avere paura di un contatto (basti pensare a quando la Hippie lo voleva in sostituzione del figlio...lui è scappato subito)non sono sinonimo di coraggio, ma di vigliaccheria. Una vigliaccheria che intrisa nella nostra natura di uomo fondamentalmente.
Quindi per concludere, è stato un un grande uomo secondo me, ma non un uomo coraggioso. Spero di essermi spiegata.
Marty secondo me Chris, solo quando muore, che sorride guardando il cielo, è davvero felice: il quel momento può dire di aver davvero vissuto.
 
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Martidy*
view post Posted on 12/6/2009, 13:00




ti sei spiegata benissimo Juls, era proprio il punto in cui volevo arrivare. Da tempo mi stavo facendo domande su questo tema. La natura è stupenda, forte e tiranna ma anche molto semplice e schematica da capire per certi versi. Eppure c'è anche un'altra ipotesi. Nelle pagine di presentazione del libro di Into the Wild, c'è uno scritto di "Theodore Roszak" che recita:
Potrebbe, dopotutto, essere la brutta abitudine dei talenti creativi quella di investire se stessi in estremi patologici, che consentono di raggiungere profonda conoscenza ma non vita lunga a chi non riesce a tradurre le proprie ferite psichiche in arte o pensiero significativo.
Io riconosco molto di Chris in questa frase e mi vien da pensare: "Quanto di cosciente c'è stato nella scelta di Chris e quanto è stato puro e semplice istinto?"
Questo può cambiare molto la mia idea di Chris: perchè se fosse stato prevalentemente guidato da un cieco e umano istinto a fuggire una situazione scomoda, sarebbe inutile continuare a pensare che dietro alla sua volontà di andare in Alaska ( e dico Alaska, non un posto qualsiasi...perchè proprio l'Alaska tra tanti posti? Quale collegamento?) ci sia un ragionamento più profondo e ponderato. Mmmm....

P.S. Juls è terapeutico parlare di questa cosa con te! =)P
 
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Wanda&Ian
view post Posted on 12/6/2009, 13:59




Allora continuaiamo con questa cura Marty ;)

Un altro punto che non ho detto prima, credo che Chris sia stato uno spirito creativo, come citato dalla tua frase, e spesso...se noti, tutte le grandi menti fanno una brutta fine (droga, alcol). La nostra società è anche in grado di ingabbiare quelli come Chris (io stessa ad essere sicnera mi sento un uccello in gabbia spesso e volentieri) quindi era disagiato da questo punto di vista e la fuga era sicuramente la soluzione più facile, come dicevo sopra rispetto ad affrontare il problema.
L'Alaska è stata una scelta ponderata secondo me...considera l'America...civilizzata, bacchettona...l'Alaska era quella meta, quella zona ancora incontaminata del continente amercano in cui poter davvero esprimere se stessi, non trovi?
 
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93 replies since 6/6/2009, 11:55   453 views
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